Come posizionare l’inalatore respiratorio, quanto farmaco nebulizzare, e quando? Domande apparentemente semplici ma che invece presumono un corretto utilizzo dello strumento di erogazione del farmaco perché la terapia sia efficace ad esempio sul controllo dell’asma o di altre malattie respiratorie. Gesti facili? Non sempre, soprattutto per i pazienti un po’ in età , tanto da poter decidere anche di abbandonare il trattamento. Allora che fare? La soluzione è iscriversi a un ‘corso di formazione’ che insegna passo passo le mosse giuste perché il farmaco, grazie al corretto uso del dispositivo, finisca proprio là dove serve, nei polmoni che sono l’organo bersaglio, e riduca i sintomi respiratori. Aiutando, insomma, a stare meglio.
‘Device4Patient – Dispositivi per inalazione: Usali come si deve, respira meglio… Vivi bene’
E’ il nome del progetto e programma educazionale messo a punto dall’Associazione Respiriamo Insieme-APS in collaborazione con ArIR (Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria). Ci si connette gratuitamente on line per imparare a usare bene, in modo appropriato, gli strumenti per la terapia inalatoria, a seconda del diverso dispositivo che si sta utilizzando. Se questa azione viene meno, la cura perde di efficacia con conseguenze anche importanti sulla salute respiratoria e generale.
Il corso
E’ strutturato con 12 video educazionali sui dispositivi per la terapia inalatoria e altrettante virtual classroom, sessioni formativo-educazionali in aule virtuali, di circa 40 minuti ciascuna tenute da un pneumologo, un fisioterapista respiratorio e un paziente esperto dell’associazione realizzate che guidano nell’apprendimento all’uso dei device per la terapia inalatoria e ai principali strumenti per la cura delle patologie respiratorie croniche. Per iscriversi basta registrarsi a questo link: https://www.respiriamoinsieme.org/hub-in-formativo-educazionale/
«Le nuove metodologie didattiche e l’utilizzo di tecnologie abilitanti che Respiriamo Insieme adotta già dal 2021 ‘ spiega Simona Barbaglia, Presidente Associazione Respiriamo Insieme-APS ‘stanno facilitando un apprendimento più massiccio e capillare per i pazienti, che possono accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo a contributi informativi e formativi che possono guidarli verso una migliore conoscenza e gestione della malattia, con l’obiettivo di favorire anche la migliore aderenza terapeutica».
Questa infatti rappresenta una importante criticità e un bisogno non risolto nella cura dell’asma. «Lo è prima di tutto per il paziente ‘ aggiunge Gianna Camiciottoli, Coordinatore del Comitato Scientifico dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS, Professore Associato Università di Firenze, Responsabile Unit Asma Grave Ospedale Universitario Careggi di Firenze – che quando non aderente non controlla la malattia. Lo è per il medico chiamato a trattare riacutizzazioni più frequenti e più gravi e lo è per il sistema sociosanitario che vede aumentare, per la scarsa aderenza, i costi diretti e indiretti di questa malattia».
L’alleanza fa squadra
«ArIR è orgogliosa di presentare questo progetto in collaborazione con l’Associazione Respiriamo Insieme ‘ continua Andrea LANZA, Presidente ArIR – perché crede fortemente nell’importanza della messa al centro del paziente e della figura del Fisioterapista Respiratorio nella formazione sull’utilizzo dei device per la terapia inalatoria e sull’educazione del paziente delle differenti soluzioni e device che potrebbero essergli proposti dal medico, dallo specialista o dal farmacista».
L’iniziativa di Respiriamo Insieme, patrocinata dalla Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), Società Italiana di Pneumologia- Italian Respiratory Society (SIP IRS) e con il contributo non condizionato di Chiesi Italia, coniuga, come sempre, rigore scientifico, pragmatismo e operatività a vantaggio del paziente affetto da asma in terapia inalatoria.
Ritieni utile imparare a usare correttamente il device inalatorio? Soffri di asma o di altre patologie respiratorie? Parlane con noi
-A cura di Francesca Morelli