Non solo creme da barba e schiume per capelli, ma anche trattamenti viso/corpo, make-up e prodotti ibridi. I canoni della beauty routine maschile stanno cambiando. E sono tutti da scoprire. Basta dare un’occhiata ai social o seguire le ultime sfilate moda per capire che la virilità maschile non si misura più in muscoli e stato sociale. O almeno non si tratta più solo di questo. Oggi, infatti, il mercato della bellezza maschile cresce ed è sempre più genderless.
Nel corso degli anni si è passati dall’ammirare gli uomini perché indossavano (almeno i più fortunati) delle giacche di sartoria e si profumavano con la mitica Colonia 4711, al vederli applicare smalto sulle unghie e ombretti sulle palpebre con una maggiore sicurezza e manualità rispetto a tante donne. Oggi, infatti, i parametri stanno cambiando e così anche molti uomini vogliono esibire un corpo, una personalità e una’¯bellezza unici e originali. Le nuove generazioni preferiscono, piuttosto, non essere etichettate. In alcun modo.’¯E vivere la propria fisicità senza troppi problemi. La parola più usata in questa nuova fase di rivoluzione sessuale è ‘genderless’. Con buona pace della cosmetica, che subito si adegua. Non stupisce, dunque, il maggior ricorso ai trattamenti estetici per quanto riguarda il beauty uomo nel 2022. Secondo l’Osservatorio di Medicina Estetica redatto dalla società scientifica Agorà , infatti, tra gli interventi più richiesti dagli uomini figurano intradermoterapia (25%), in pratica i filler, seguiti da laser epilazione (21%), carbossiterapia (19%), laser rimozione tatuaggi (17%) e laser per macchie (13%). Seguono, in percentuali minori, cavitazione, criolipolisi, onde d’urto e trattamenti elettromedicali. Il mercato cosmetico in generale, secondo una recente indagine presentata da Cosmetica Italia (l’Associazione delle Industrie di Cosmetica Italiana), ha chiuso il 2022 con un +3,3%, curva di crescita verosimilmente stabile anche per il 2023, che porterà nel prossimo biennio un valore di consumo di cosmetici di oltre 11.300 milioni di euro. Di questi circa 140 milioni di euro sono i consumi che riguardano il comparto maschile. Ma bisogna fare attenzione a come si leggono i dati: l’area del make-up, per esempio, è ancora inserita tra gli acquisti preferiti dalle donne ma, con l’avvento della fluidità di genere, è sempre più difficile inserire gli acquisti in una categoria di prodotti definita. E il fluido, si sa, tende a migrare.
Uomo, ora tocca a te! Qual è il tuo rapporto con la bellezza? E voi donne? Cosa ne pensate dell’uomo che si prende più cura di sé? Non vediamo l’ora di leggere i vostri commenti!
-A cura di Francesca Frediani