Prima il periodo mestruale, dall’evoluzione alla comparsa del ciclo, poi la gravidanza e l’allattamento in cui i sintomi possono raggiungere il massimo picco, e ancora la menopausa. Per molte di noi, 4 milioni che soffrono di emicrania, le fluttuazioni ormonali sono ‘rompicapo’. Un momento in cui l’emicrania può esplodere: perché attacchi emicranici e ormoni sono legati da una relazione stretta, ‘di parentela’, oseremmo quasi dire. Siamo destinate a portarci dietro il fardello dell’emicrania: sì perché è una malattia cronica, no in termini di implicazioni, limitazioni, disagi, costi gestionali, se ci avviamo a un corretto percorso diagnostico-terapeutico, anche precauzionale. Affidiamoci a Centri di eccellenza per l’emicrania distribuiti sul territorio che ci possono dare una mano efficace e concreta!
I centri. Uno dei tanti dovrebbe essere più vicino a te. Infatti, in Italia, sono 143 le strutture che da Nord a Sud del Paese, secondo la mappatura attuata da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere in collaborazione con associazione pazienti, si occupano specificatamente di emicrania. La mappatura nasce dall’esigenza di rispondere ai bisogni di una problematica fortemente caratterizzata dal genere: sono infatti soprattutto le donne in età giovane-adulta che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando anche livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità . I numeri arrivano da studi di letteratura: l’emicrania interessa il 14% di donne nel mondo, ma il dato sale al 27% nella fascia più a rischio, cioè la quarta e quinta decade di vita, il periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale. Occorre una presa di posizione: – i Centri cefalee che abbiamo mappato – spiega Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda – hanno caratteristiche precise ed hanno specifiche credenzialità : percorsi di diagnosi e cura dell’emicrania dedicati, la multidisciplinarità delle competenze, la garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale, un servizio counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita, una presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento, il sostegno psicologico, la promozione di attività di ricerca sull’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna e molto altro, sempre nell’ottica della gestione di questa malattia al femminile nelle varie fasi della vita -.
Le opportunità oggi ci sono. Diagnosi più accurate e cure differenziate a seconda dell’età e della problematica: – L’emicrania – dichiara Grazia Sances, Responsabile U.O. diagnosi e cura delle cefalee, Fondazione Istituto Nazionale C. Mondino, Pavia – resta una problematica ancora sottodiagnosticata e sottotrattata. Una diagnosi corretta e una presa in carico dell’emicrania permette non solo di differenziare la tipologia del disturbo, ma soprattutto di avviare la donna ad un percorso terapeutico mirato, finalizzato a non fare dell’emicrania una condizione disabilitante -. Grazie anche alla modulazione delle cure. Ad esempio, – la donna cefalalgica, in particolare emicranica – precisa Giovanni Battista Allais, Responsabile Centro Cefalee della Donna, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università degli Studi, Torino – necessita di attenzioni clinico-terapeutiche specifiche nelle varie fasi del ciclo riproduttivo e dei momenti ‘speciali’ come gravidanza e allattamento, ciclo mestruale, contraccezione, PMA e perimenopausa -. Servizi che possono garantire i Centri Cefalee sul territorio e che puoi conoscere cliccando qui.
Il progetto: Sarà accompagnato da un’ampia campagna di comunicazione con il coinvolgimento dei 143 Centri aderenti e sul web con una pagina dedicata sul sito di Fondazione Onda e sui canali social Facebook, Instagram e Linkedin con l’obiettivo di promuovere awareness sul tema dell’emicrania e dare visibilità ai Centri con percorsi dedicati all’emicrania femminile.
Se sei emicranica e di rivolgerai a questi centri, raccontaci al tua esperienza!
A cura di Francesca Morelli